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martedì 9 settembre 2014

Alghero pulita




Piccola gradinata che unisce il Lungomare Dante alla via Gramsci. A chi spetta la sua manutenzione?
(Foto del 9 maggio 2014)

CITTÀ PULITA.

Non vi è nulla di più efficace che lo spirito di emulazione. Perché non si fa la giornata di Alghero pulita e non si fa vincere il rione più pulito? Che cosa si vince? Si vince il diploma di rione più pulito. Chi stabilisce il vincitore? Un filmato che mostra come le strade sono pulite, prive di bisogni e di pipì di cani e di cartacce e con le auto parcheggiate secondo norme e regole. Chi filma? Un piccolo gruppo di abitanti volontari incaricati di farlo. Chi vede i filmati? Un gruppo di volontari che si incarica di visionarli. Chi li incarica? L'assessore al verde pubblico, se c'è ancora, o comunque l'assessore che si occupa della pulizia e decoro della città.
Se l'operazione è un po' troppo complicata si può operare con un rione per volta e poi fare il confronto tra le varie zone.
Naturalmente la giornata non dovrebbe essere un episodio sporadico ma dovrebbe ripetersi almeno ogni quindici giorni. Il tutto potrebbe essere a costo quasi zero se si esclude la ricarica elettrica dei cellulari per effettuare i filmati e del PC occorrente per visionarli e il foglio per la stampa del diploma. Si trovano i volontari? Soltanto se si prova lo si può sapere. Ma dai tanti cartelli che si moltiplicano sui muri delle case o sui tronchi degli alberi credo proprio che qualcuno ci sia.

Chi dovrebbe tenere pulite le strade? Un attimo! Diciamo prima chi non dovrebbe sporcarle, e guardiamoci tutti allo specchio. Per pulirle paghiamo già tanti soldi e, fatto salvo il principio che le strade non si sporcano, qualcuno è pagato per tenerle pulite.

Parliamo adesso delle spiagge. Penso che la spiaggetta più sporca in assoluto sia quella conosciuta come "prima del Conte". Infatti, data la sua posizione, è frequentata di sera e di notte da cittadini/e in emergenza pipì ed altro, o da ragazzi in cerca di un luogo dove “evadere dalla quotidianità”. Ecco allora fazzolettini di carta, bicchieri di vetro rotti e interi, bottiglie di vetro e di plastica e quant'altro, per non parlare della miriade di cicche. Alcune bagnanti che vogliono godersi il mare in uno spazio decente portano con sé una busta di plastica e prima di accomodarsi sulla sabbia fanno una pulizia dello spazio intorno. Più si cerca, più spuntano rifiuti di ogni genere. In effetti occorre operare con i guanti perché non sai mai cosa puoi trovare.
Nelle altre spiagge primeggiano le cicche. Naturalmente in pineta non mancano fazzolettini di carta nei luoghi più appartati.
Anche per le spiagge si potrebbe stabilire qual è la più pulita.

Vogliamo poi dire qualcosa della vegetazione spontanea che orna marciapiedi e angoli dei fabbricati? Aspettiamo che faccia il tronco e che faccia saltare le già precarie mattonelle dei marciapiedi? A chi spetta questa pulizia?

Una città è l'immagine dei suoi abitanti. Sinceramente non è gratificante riconoscersi nella attuale Alghero. È possibile che non si possa avere un ritratto più consono al sentire della stragrande maggioranza dei cittadini?




Erbe spontanee sul marciapiede di via Tarragona. (foto del 31 luglio 2014)