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domenica 9 ottobre 2016

Il clandestino Renzi

IL CLANDESTINO RENZI



La zattera di Gericault


Nonostante Renzi premesse da vario tempo sui confini del Parlamento - Bengodi, il suo partito lo teneva a debita distanza. Ma grazie al traghettatore Berlusconi il rottamatore è arrivato all'ambita spiaggia di segretario del PD. Il gioco era quasi fatto. È bastato che Bersani, per non consegnare il paese ai 5Stelle, rinunciasse a formare il governo affidato poi a Letta, perché il clandestino, ormai segretario del partito, uscisse dal suo temporaneo rifugio per essere investito della carica di capo del governo dal servizievole e umanitario Napolitano.
Adesso però Renzi si sbraccia perché sente di nuovo lo sciabordìo delle onde. Promette soldi e favori pur di ottenere quel “Si” che gli garantirebbe il diritto di cittadinanza.
Intanto il paese sprofonda in una recessione senza fondo, il PD si sta sgretolando, i 5Stelle sono impegnati nell'opera titanica quanto impossibile di salvare il salvabile. Ma anche tra loro quanti sono davvero disposti al sacrificio per perseguire i principi di giustizia sociale?
Tra i cittadini chi ha una posizione tutto sommato stabile, cerca di vivere senza pensare al domani, e chi non ha collocazione scappa dal paese o si rassegna a vivere ai margini. È un ritorno al passato di povertà della prima metà del novecento con l'aggravante di aver conosciuto quel benessere che ha attraversato il popolo nella seconda metà e con la rabbia di vedere intorno i privilegiati che non fanno nulla per nascondere il frutto delle loro ruberie.
Credo che nessuno sia in grado di dare a tutti gli italiani la sicurezza di un lavoro che consenta una vita dignitosa ma è anche giusto cercare un governo che almeno si sforzi di combattere il malaffare che toglie tante risorse ai cittadini. E questo non è il clandestino Renzi.